Don Enzo. Un discepolo da seguire
Il 5 dicembre è da due anni un giorno particolare per la nostra associazione.
Vorrei dire triste, ma ridurrei di significato gli insegnamenti e l'esempio dell'uomo che, in questa data nel 2019, ci ha lasciati.
Una vita spesa per il prossimo, per i più fragili, per i poveri del mondo, non può finire con la sua nascita al cielo;
anzi dovrebbe spingere, prima fra tutti quelli che lo hanno conosciuto ed aiutato nella sua opera, a proseguire la semina di amore nel cuore del mondo.
Giorno particolare, quindi, in cui ricordare, riflettere e rimboccarsi le maniche per indurre, prima noi e poi il mondo, ad una "revisione di vita" che renda tutti nemici dell'indifferenza al dolore che ovunque grida, capaci, anche con piccoli gesti, di ridurre le differenze e pronti a dire si, al di là del primo sentimento, ad una evoluzione della nostra stessa esistenza.
Allora alla tristezza umana per la sua assenza fisica, si sostituisca prima la riflessione e la consapevolezza dei suoi gesti di amore e infine la gioia di aver conosciuto un discepolo e di poter seguire il suo esempio.